I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1917


Il saluto dei soldati

           
           Dalle terre redenti invio i più affettuosi saluti alla mia cara famiglia ed agli amici!
           SCARAMAZZA FILIPPO, soldato, di Tortoreto.
           

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           Nell'inviare i più distinti ossequi al direttore del Corriere lo prego di spedirmi il simpatico giornale: non si può vivere quassù senza di esso, che ci fa sentire i palpiti della terra natia. (R. Ringraziamo e salutiamo cordialmente il caro amico, cui inviamo oggi il più caldo augurio di bene.)
           D' INTINO CARLO, soldato, di Teramo.
           

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           Ossequi distinti.
           MICOLITTI FRANCESCO, soldato, di Loreto Aprutino.
           

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           Tanti cari saluti dalla città testé provata dalla insana rabbia austriaca.
           STAGIONI avv. GIUSEPPE sergente, di Loreto Ap.
           

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           Ossequi cari!
           CAMPANELLA MARIO, tenente, di Teramo
           

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           Distinti saluti!
           TRIPOTI ABELARDO, s. tenente, di Teramo.
           

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           I più cari saluti a tutti gli amici.
           POMPEI GIUSEPPE, sergente, di Torricella.
           

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           Dopo due anni di mia permanenza in questa zona Carnica senza poter mai rivedere i miei genitori, ebbi tempo dietro la gioia di riabbracciarli per la licenza invernale. Dopo aver passato dei felici giorni nella mia città, l'ho dovuta abbandonare per ritornare qui nei sacri confini della Patria.
           In Penne una sola cosa mi rattristava l'animo: il vedere i molti imboscati! E dire che in maggioranza essi furono proprio quelli che gridarono: Guerra, guerra! Ed oggi? Oggi si nascondano vigliaccamente per non venire qui a difendere la Patria! (N.d.R. Anche qui in Teramo vanno in giro simili figuri! Essi avrebbero dovuto partire volontarii, appena dichiarata la guerra! Panciaficisti!)
           Siamo tutti figli d'Italia ? Ebbene il dovere di difenderla tutti dobbiamo sentire. Gl'imboscati pennesi sono rimasti a digerire i maccheroni!
           Salute e fortuna a chi oggi combatte per la nostra cara Patria! (La Redazione si associa di cuore al saluto ed all'augurio).
           Viva i combattenti! Abbasso gl'imboscati!
           DI PIETRO GIUSEPPE, caporale, di Penne.
           

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           I sottoscritti bravi artiglieri salutano il loro caro Abruzzo, i loro genitori, i fratelli, i parenti, le fidanzate da questa gloriosa terra riconquistata all'Italia. (N. Per ragione di spazio non possiamo pubblicare la lunga e bella lettera.)
           DE PETRIS ALESSANDRO, di Forcella
           DI ATTILIO AGRIPPINO, di Ripattoni
           GIOVANNUCCI LORETO, di Cavuccio
           PEDICONE GAETANO, di Villa Torre
           TOSCANI PAOLO, di Mosciano S. A.
           SFREDDA DOMENICO, di Silvi;
           SPITILLI GIACOMO, di Silvi
           DI BLASIO ALFONSO, di Silvi
           DEZII FIORINDO, di Tortoreto
           

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           Dal fronte inviamo saluti alle famiglie, alle fidanzate, agli amici cari.
           DI CARLO FRANCESCO, ciclista, di Torricella Sicura
           MAZZA VINCENZO, sergente, di Torricella
           CARBURI MICHELE, soldato, di Villa Ripa
           

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           Sempre ricordandovi con affetto, invio infiniti saluti.'
           CAMPANELLA ALBERTO, soldato, di Teramo