I valorosi
Morricone Alfredo
Al caro nostro amico tenente Morricone Alfredo è stata concessa la Medaglia d'argento, con la magnifica motivazione seguente:
«Incaricato di attaccare una importante posizione, mosse decisamente con la compagnia, riuscendo, nonostante violentissimo fuoco di mitragliatrici avversarie, a raggiungere i reticolati.
Ferito ad entrambe le mani, non abbandonò il combattimento, ma sostenne col nemico una violenta lotta con bombe a mano, e mandò a vuoto un tentativo di aggiramento che gli permise la cattura di nove prigionieri. Castagnevizza 20 Agosto 1917.»
Ci felicitiamo con l'ufficiale valoroso e dalla mente acuta, che anche in Libia fece miracoli in gravi operazioni militari. Soldato per inclinazione e per lungo corso di tempo, certo egli si covrirà di gloria maggiore in altre occasioni.
Raffaele Preziuso
Abbiamo avuto più volte occasione di ricordare sul nostro giornale il nome e l'opera del capitano Preziuso Raffaele, mitragliere della valorosissima Brigata Sassari, e abbiamo trepidato per lui leggendo il bollettino del giorno 31 gennaio in cui è detto la parte presa dall'eroica brigata che conquistò Col del Rosso e Col Echele; ma giunse subito una lettera, allo zio ing. Giuseppe, in cui era detto: Sto benissimo. Avanti Savoia!
Tutti abbiamo letto sul Corriere della Sera relazione di una festa fatta ai nostri eroi.
Barzini diceva che Teramo aveva nell'ufficialità della Brigata Sassari un valoroso rappresentante nel Capitano Preziuso Raffaele, veterano di 1. linea, ma giovanissimo, comandante la 1371. Comp. Mitragliatrici alla diretta dipendenza del Comandante la Brigata Sassari, che vi prese attivissima parte.
Il Barzini così finisce il meraviglioso articolo: «Queste feste fanno un bene indicibile ai nostri valorosi. Essi vi sentono vibrare l'anima della Nazione. Questo esempio di onorare subito e direttamente i difensori della patria, di far loro sentire direttamente la riconoscenza del paese, deve essere sentito. Dopo la battaglia, i soldati che hanno combattuto, devono sentire subito che il paese pensa a loro.»
Questo valoroso e simpatico giovine è oggi tornato in Teramo a godere pace e la tranquillità tra i suoi distinti zii Ing. Preziuso Giuseppe e sig.ra Cecilia Costantini, e con sè ha condotto a godere la licenza un portaferiti della sua Compagnia, di Belluno, ove gli sono restati la moglie e un figliuolo di 8 anni dei quali dall'occupazione austriaca non ha nuove. Bell'esempio questo di solidarietà fraterna, esempio che dovrebbe essere imitato da tanti altri ufficiali della patriottica Teramo che si accingono a tornare in licenza.
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