22 Febbraio 1888 – n° 15
Il teatro comunale
Il Carnevale è passato, i Veglioni sono una gentile rimembranza, ed il Teatro si è rinchiuso a quattro battenti.
Ed ora che siamo in quaresima, ora che ne abbiamo tempo, provvediamo a questo povero Teatro che la Commissione prefettizia ha crivellato nel modo più spietato.
Già, il nostro teatro non è stato mai un monumento architettonico, ma oggi è diventato addirittura un locale impossibile all'esercizio a cui è stato declinato. Noi abbiamo udito persone autorevoli e temperatissime che avevano parole roventi contro quelli che senza ragione hanno rovinato il nostro teatro!
Ormai il nostro comunale non si potrà più aprire nella stagione invernale. Con tutte le aperture vecchie e nuove, senza caloriferi, scoperti i quattro lati ai venti del Gransasso, esso sarà un luogo dove il Conte Contin potrà bensì liberarci dalle fiamme che non si sono avute mai; ma non sarà in grado di premunirci da una bronchite o da una polmonite!
Bisognerebbe fare una statistica dei malanni derivati in conseguenza degli ultimi veglioni.
E come no, dal momento che da tutte le parti fischiava un vento glaciale che ti arrestava il respiro ? Non dimenticheremo mai il locale dove era stato costretto ad imbandire il restaurant il nostro Trippetta. Basti dire che per mangiare un boccone, bisognava prima soffiarsi alle punte delle dita per potere brandire una forchetta.
E tutto questo avveniva per salvarci dall'incendio!... Proprio così!
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Ma non basta ciò.
Se la pazzia continua nei membri della commissione sullodata, e se il Dottor Costantini non li prende sotto le sue cure, specialmente in ciò che riguarda la falsa interpretazione, che hanno data alla circolare Crispi circa il nostro teatro, le spese già gravi di una impresa teatrale aumenteranno ancora più; dappoiché vi sono delle porte che devono rimanere aperte (sempre per il pericolo dell'incendio!), e quindi un povero impresario, allo scopo di tutelare i propri interessi dovrà mettere una sentinella per ciascuna porta.
Dunque, le condizioni della nostra piazza che sono state sempre difficili, diventano ora difficilissime, dopo le maggiori spese, alle quali va soggetta una impresa teatrale.
Se tutto ciò è retto, giusto e pratico; se tutto ciò è fatto per il bene pubblico e non per irritare la popolazione, lo dicano quanti hanno fior di senno. Per conto nostro, compiamo il dovere di protestare contro tanta insania e di eccitare a porvi riparo, se si vuol aprire per benino il teatro nella prossima Esposizione.
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Ricordiamo ai cacciatori che è vietato nell'anno in corso 1888 l'esercizio della caccia dal 1. marzo al 15 agosto, tranne gli uccelli di transito, detti di ripasso, di cui, entro il suddetto periodo del divieto, sarà permessa la caccia dal 20 aprile al 20 maggio, purché venga esercitata nella spiaggia dal mare e ne' terreni incolti o colle altra modalità dalle disposizioni vigenti stabilite.
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Domenica scorsa venne aperto al pubblico l'ufficio telegrafico di Ancarano. Tra i primi telegrammi évvi quello diretto al Corriere dal sig. sindaco Arcangeli.
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Ieri ebbe termine presso questo Tribunale Correzionale, dopo due giorni di lunga discussione la causa penale contro Isidori Donato di Emidio industriante di Castellamare adriatico imputato di falsità in una cambiale di lire duemila in danno di Vincenzo Allulli di questa Città. Dopo le splendide arringhe dell'avv. sig. Giuseppe Bernardi e del P. M. Conte de Chaurand, il Tribunale condannò Isidori alla pena del carcere per la durata di quattro anni ed a lire ottocento per aggiudicazione provvisoria di danni in favore dell'Allulli. Il difensore di ufficio sig. Francesco avv. Moruzzi in vista delle prove schiaccianti risultate dal dibattimento a carico dell'Isidori, rinunciò alla parola rimettendosi pienamente alla giustizia del Tribunale.
Due testi della difesa Addenzio Scico e De Angelis Giuseppe, conduttori di albergo in Pescara furono sottoposti a procedimento penale per falsa testimonianza, mentre dalla sua parte l'Isidori ha prodotto immediatamente appello.
Tale sentenza è stata accolta con molta soddisfazione dal pubblico, perché in questa faccenda si scorgeva chiaramente una truffa sfacciata che si voleva commettere all'Allulli già rovinato finanziariamente.
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L'on. senatore De Vincenzi cadde, non è molto, per una gradinata della sua villa di Montepagano, e si ruppe il braccio destro. Egli è tuttora in letto, e vi dovrà stare parecchie altre settimane. Lo stato però dell'illustre infermo, non ostante la grave età, è in continuo miglioramento, e ciò reca piacere a tutti, specialmente ai suoi comprovinciali.
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Il Ministero di Agricoltura Industria e Commercio ha disposto l'apertura di due corsi d'insegnamento presso la stazione bacologica di Padova; uno per gli uomini dal giorno 20 aprile prossimo, ai primi di luglio; l'altro per le donne dai primi di luglio alla metà di agosto successivo.
Per maggiori notizie, rivolgersi alla Prefettura.
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Col nuovo catenaccio il pane subisce un aumento nel prezzo, ma non quanto si vorrebbe dagl'ingordi speculatori.
I giornali romani recano che tutt'al più sia giusto l'aumento di un centesimo e mezzo per ogni chilogr. di pane; e ciò dietro esatti calcoli e ragguagli.
Ora, siccome abbiamo visto ieri del pane rimpicciolito ai minimi termini in Teramo, così preghiamo l'ufficio di polizia urbana a tenere d'occhio i nostri prestinai e venditore di pane.
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E rivolgiamo pure una preghiera ai nostri maestri delle scuole elementari, affinché i loro piccoli allievi, nella uscita, non facciano quel baccano che usano di fare tutt'i giorni, prendendosi financo a sassate!
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Lunedì mattina la nostra Giunta è stata convocata in Prefettura, ed il Prefetto che si è trovato costretto a respingere il bilancio approvato la sera del 31 dicembre u. a causa di irregolarità, fece intendere la sua grave preoccupazione per le cose del nostro Comune.
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Iersera ci pervenne una lettera da Atri su di un legato accettato da quella Società operaia. La pubblicheremo nel prossimo numero.
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Sono ricominciati i lavori del corso.
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