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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
benefattrice, Montefino (25-8-1880). Il sole del 13 volgente mese spuntava fatale per Montefino. Una preziosa esistenza vi si spegneva; e la santità del dovere impose onorarne i meriti e le virtù, raccogliendo dalla testimonianza pubblica il giusto giudizio di una vita, che da noi amorosamente si rimpiange. Maria Gemma Stagioni, nata in Tossicia, nei Vagliani, da modesti e religiosi genitori, il 15 febbraio 1818, di complessione delicata, spesse volte poi soggetta a delle bronchiti, con pleura-polmonite, mercé i soccorsi e le cure speciali dei suoi, venne sempre liberata. Ora però un terribile assalto del fatale morbo dovea troncarne l'esistenza in pochi giorni, lasciando in lutto il paese, afflittissima questa nobile famiglia, inabissato nel dolore suo figlio D. Vincenzo, del quale non ha ricordato la presa di possesso al Canonicato Teologale di Ortona, cui venne promosso. Educata fin dagli anni più verdi alla religione ed alla virtù, fu quindi sposa e conforto del marito, delizia della famiglia negli anni della prosperità e della sventura. Vera madre cristiana seppe trasfondere nei figli la fede che avea succhiata col latte materno, e seppe informarli a quelle virtù di famiglia e sociali, delle quali fu ella in verità il più caro e gentile modello. Carissima poi a tutti per quelle affettuose cortesie, che sempre prodigava, per quella grazia che trasparivale dal volto, dalle ingenue parole, dal riso, dalla semplicità dei modi e del vestire, da tutta la persona. Fu l'amore ed il rifugio dei poverelli e dei più sventurati, la cui voce dolorosa trovò sempre un eco nel suo nobile cuore, sino a renderla mesta, se talvolta non l'era dato soccorrere a suo piacere, sino a far di nascosto l'elemosina, fino ad occuparsi personalmente, tre giorni prima la morte,
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