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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, patriota, Teramo (3-9-1881). Nella notte del 30 moriva a 69 l'avv. Giannicola Michitelli, d'una delle famiglia più liberali di questa città. Per i moti del 48, fu condannato dalla tirannide borbonica, e scontò la pena nel carcere di Teramo, insieme all'Irelli, al Ginaldi, ed altri. D'animo onesto e liberale, rimane compianto nel cuore di tutti. L'accompagnò all'ultima dimora il Foro insieme agli amici, e pria di giungere al cimitero lessero elogi funebri l'on. Irelli e l'avv. delle Carceri. Per assecondare il desiderio di molti, pubblichiamo quello pronunciato dall'on. Irelli, dividendolo in due parti: I - Ed eccone un'altro sceso nel sepolcro, di quelli che vollero, seppero e furon martiri dell'amor di patria. La ferocia dei Borbone, la corruzione di quella nomata magistratura, ma di fatto accozzaglia di sgherri del dispotismo, nell'anno fatale 1848 e 49, resero memorandi i vincoli di amicizia e di reciproco affetto fra quanti onesti cittadini nell'essere bersaglio di inique processure furono speranzosi ed ispirati da profonda fede per la redenzione d'Italia guardando i loro persecutori con sprezzante sogghigno. Questi che ora esanime giace sul feretro, fu uno dei tanti che per le sue virtù cittadine e per espressi sentimenti liberali accrebbe onore a quella schiera di patrioti i quali guardavano il martirio, eroicamente subito, come sicuro segno di vittorioso trionfo di quel principio che si voleva dal despota invano soggiogare e reprimere. Oh quante memorie che oggi si ritemprano con lagrime di dolore, si ridestano al mio animo rammentando tutte le molteplici vicende di quella fase di nostra vita! Tu di miti sensi ti addoloravi per i patimenti impostici con burbanza selvaggia ed in silenzio meditavi sull'avvenire. Io ed altri amici di
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