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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, patriota, Teramo (3-9-1881). [Inizio Voce]sensi più arditi, ci spingevamo più innanzi con fede ferma nel non lontano trionfo delle nostre aspirazioni. Falsi delatori, schiava magistratura, forza brutale erano base e sviluppo della strana processura che in quell'epoca di triste ricordanza si compivano contro di noi. Quante provocazioni urtavano i nostri cuori! Alla presenza di tanta iniquità eravamo giustamente irritati contro i tristi che congiuravano al nostro esterminio! Eppure quando Iddio volle che si raggiungesse la meta dei nostri pensieri le nostre virtù liberali seppero farci essere superiori a tanti rancori ed a stimolate vendette. Perdonammo i nostri nemici, e tu fosti uno fra i tanti generosi. Ora che ti fai innanzi al severo giudizio di Dio te ne avrai largo compenso. Ma la stima che in tutti noi qui assembrati attorno all'illustre estinto si ridesta per le sue personali qualità, viene ancora ad essere accresciuta dalla imperitura memoria di quanti distinti patrioti vissero nel cominciare del secolo che ora volge fra i quali è debito tenere special conto di Gaetano Michitelli padre di Giannicola procreato con l'egregio Angela Ercole e dato alla lune nell'8 dicembre 1812. Fecondo matrimonio che dava più tardi all'oggi estinto Giannicola due virtuose sorelle ed un fratello illustrazione vivente del capitolo aprutino. Non può la nostra mente ed il nostro cuore fare a meno di rammentare che Gaetano Michitelli fu uno di quella gloriosa schiera di cittadini. I quali entusiasti delle novelle dottrine sociali diffuse per tutta l'Europa dalla rivoluzione di Francia, si diedero a tutt'uomo ad attuarlo fra noi, e Geatano Michitelli seguiva con elevata mente e con patriottico zelo i suoi germani, i quali furono gloria della nostra patria, Eugenio, Biagio e Berardo. Il primo, dopo essere andato ramingo sino alla
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