[Elenco dei Nomi]

(...segue) Michitelli Giannicola
avvocato, patriota, Teramo (3-9-1881).

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seconda occupazione del reame di Napoli per parte del già divenuto impero francese, fu adibito allo esercizio della sua profusione d'ingegnere, e le costruzioni stradali del Chietino e delle Calabrie furono parto del suo elevato ingegno. Il secondo, bersaglio sino all'orlo della tomba del dispotismo borbonico, profondo filosofo, giurista e letterato sino alla disastrosa epoca del 1829 fu il Nestore dell'alta magistratura. Nella fugace rappresentanza nazionale di quell'epoca prescelto consigliere di Stato, fu questo pretesto allo spergiuro Borbone di gittarlo diunito a tanti preclari patrioti nel lastrico a stentar la vita fra privazioni e tortura. Allora volle vendersi utile alla gioventù teraman col prestarsi allo insegnamento ed io fui uno di quei fortunati che poté essere ammiratore ed ossequente alle sue eloquenti e dotte lezioni di belle lettere e di diritto civile e penale. Abbiti, o venerato maestro e duce della mia mente e del mio cuore, un profondo attestato d'inalterata stima e venerazione. Il terzo, Berardo, fu salvezza delle nostre contrade dalla perversa genia del brigantaggio mercé il suo valore militare che lo elevò al grado di colonnello dei militi e compagnie scelte. Dopo il 1821 anche questi fu bersaglio della persecuzione del Borbone. L'ultimo dei fratelli, Gaetano, padre dell'estinto, fu uomo politico, poscia magistrato e più tardi privato da ogni pubblico impiego tanto per le sue note tendenze liberali quanto perché appartenne a famiglia costantemente colle armi al braccio contro ogni dispotismo. E non posso tacere l'altra gloria familiare, Francesco Michitelli, figlio di Biagio, esimio poeta e storico severo. (7-9-1881). II. Ma tu, Giannicola, facesti seguito alle benemerenze della tua stirpe colla coltura della mente e col sacrificio della persona

(segue...)