[Elenco dei Nomi]

(...segue) Michitelli Giannicola
avvocato, patriota, Teramo (3-9-1881).

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a pro' della tua terra natale, ed il maggiore fu quello di far parte dell'amministrazione municipale nella memoranda epoca 1848 che costò tanti dolori e tanti disastri a te ed ai tuoi carissimi di famiglia. Non ti valse il tuo proposito di voler temperare l'ardore di quella tempestosa riunione di cittadini da te presieduta come sindaco che die' quindi pretesto al famoso processo dei funerali celebrati il 30 maggio anno suddetto a suffragio dei martiri del 15 maggio in Napoli. Eri tu ed il tuo casato segnato al nero libro dell'efferata proscrizione di liberali cittadini! Memorando fu il 5 ottobre 1849 nella di cui mattina fummo gittati in lurida prigione con l'accusa di reati che sarebbero stati punibili con la pena di morte. Si, ridemmo in faccia a quegli aguzzini che ci spruzzavano tanta bava di cani rabbiosi. Più memorandi furono quei giorni che legati come manigoldi con manette e funi fummo condotti innanzi quel Tribunale d'indegni magistrati, i quali a nome della legge eran vili sgherri di perfida tirannide, ma noi dallo scanno dei rei li guardavamo con fiero disprezzo. Fummo condannati, e la nostra pena ebbe termine, ma l'ignominia di quei tali avvolti in insozzate toghe li seguì tutti nella tomba dove il solo stigma di empii li potrà mandare alla memoria dei posteri. Si volle accrescere l'insulto sino a tentare di farsi complici di assassini che erano sottoposti a regolari processure; volevano qualificare costoro per liberali onde qualificare in pari tempo per assassini i liberali. Non poté conseguirsi tanta triste fine! Noi restammo tetragoni nella nostra fede, custodi della nostra bandiera che fummo ben fortunati poter trasmettere senza macchia a quella schiera di eroi che facevano sentire le penose ansietà di una patria libera ed indipendente. Mancherei ad un

(segue...)