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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
latinista, Napoli (21-4-1883). [Inizio Voce]avranno saputo co' loro arzigogoli filologici, fare la metà di quello che il Guanciali ha pubblicato in quarantatre anni, allora potranno dire di saper balbettare la lingua latina. Il sindaco di Loreto aprutino, patria del conte Guanciali, appena ebbe a conoscere la notizia della morte di lui, inviò alla vedova il seguente dispaccio: "Teresa Guanciali - Napoli - Giunta municipale Loreto aprutino interprete sentimenti cittadinanza, esprime V. signoria sensi profondo cordoglio irreparabile perdita illustre concittadino". Dalla signora Guanciali si aveva in risposta quanto segue: "Profondamente commossa, ringrazio lei, Giunta, cittadinanza, sentimenti, espressioni immensa sventura". Sappiamo inoltre che quello egregio sindaco, sempre informato a nobili sentimenti, ad onorare la memoria dell'illustre concittadino, ha già provveduto si riunisca subito il consiglio comunale per proporre una lapide commemorativa da situarsi nel palazzo municipale.
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