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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
industriale, Teramo (12-5-1883). Ieri sera alle ore 4 pom. si spegneva una nobile e cara esistenza. Camillo Guerrieri, dopo penosissima malattia, cessava di vivere lasciando in un lutto inenarrabile la famiglia e gli amici. Egli fu amoroso padre affettuosamente ottimo cittadino, un industriale onesto ed intelligente. Egli può dire; tutto devo a me stesso, - perocché egli si fece da sé con incessante lavoro ed ora che avrebbe potuto, in mezzo alla gioia di una bella famiglia, riposare dalle dure fatiche, la morte ce lo rapisce. Ma le doti che più raccomandavano a chi le conosceva il Guerrieri erano quelle del cuore. Affabile, buono, generoso, un vero gentiluomo! La sua memoria vivrà benedetta ed onorata non solo nell'addolorata famiglia, ma nella sua patria e nello stuolo numeroso degli amici (x.)
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