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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, medico, politico, Atri (16-2-1884). Atri li 14 febbraio 84. "Sol chi non lascia eredità di affetti / Poca pace ha nell'urne... - Ieri l'altro affranto da crudele malattia e più da acerbo dolore per la immatura morte di due giovani figli, cessava di vivere il dottor Vincenzo de Donatis. Generale è stato il compianto per tanta perdita poiché benemerito del paese. Amò la sua patria fin sotto la sferza dei Borboni, dai quali si ebbe persecuzione e dolori; appena nell'orizzonte politico apparve la luce liberatrice fu nominato Sindaco, e resse le sorti del paese con senno ed intemeratezza: giammai nella sua mente la più piccola idea di privata vendetta. Con l'esercizio della professione per cinquant'anni acquistò maggiori diritti alla generale gratitudine, specialmente poi nella classe dei diseredati che curò quasi sempre gratuitamente. Di quanto dissi prova ne è il dolore che vedevasi ieri dipinto nel volto di quanti seguivano commossi la salma che veniva trasportata al camposanto. Fra il corteo notammo con piacere il Sindaco circondato da eletta rappresentanza del Comune. Alla crescente generazione spetta supplire ai vuoti che si vanno formando nelle file degli eletti cittadini. (B.)
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