[Elenco dei Nomi]

(...segue) Pigliacelli Luigi
medico, Bisenti (15-4-1885).

[Inizio Voce]


era conosciuto in Italia ed all'estero, come lo provano lettere dei Professori Concati di Bologna, Mazzoni di Roma, Primavera, Gallozzi, Tommasi, Cardarelli, Castorani, Dandona di Napoli, Cadet, ecc. e del Deputato Bertani. Anzi quest'ultimo, anni sono, qual Presidente della Giunta per l'inchiesta agraria, lo incaricava di un lavoro, ch'egli eseguì con molto studio e spese di denaro, risolvendo da maestro i 108 temi del Questionario propostogli al riguardo, meritando così una lettera di ringraziamento del medesimo Professore con cui dichiaravasi che delle numerose risoluzioni pervenute, quelle del signor Pigliacelli erano le migliori sì dal lato scientifico, che dal lato artistico. Delle relazioni elaborate da lui scritte, cito solo quella intorno alla malattia della signora Filomena Catitti, in cui il Professore Loreta di Bologna ravvisò la dottrina e la scienza di una celebrità medica, meravigliandosi come un dottore simile si rassegnasse a vivere in un piccolo paese, nonché l'altra sul demente Vitali, lodata immensamente dal Direttore del Manicomio di Macerata che la ritenne per la più dotta relazione che avesse mai letta. Eppure tali lodi non fecero mai imbaldanzire il defunto, che modesto e ritirato se ne viveva tutto intento agli studi ed all'adempimento del troppo arduo incarico di medico condotto. Un senso profondo del dovere era il più cospicuo ornamento del suo carattere, e costituiva per lui la legge suprema nella più alta significazione. Egli non vacillava davanti al soffio dell'avversità, impavido ed intrepido affrontava i pericoli e correva dove l'umanità sofferente lo chiamava. Si distinse in molte ricorrenze epidemiche. Nel 1855 delegato dal Sotto-Intendente di Penne a verificare e riferire sul colera-morbus asiatico, sviluppatosi a Casavino, in quel di

(segue...)