[Elenco dei Nomi]

(...segue) Pigliacelli Luigi
medico, Bisenti (15-4-1885).

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Cermignano, nonché a Bacucco, prestantemente adempiva riscuotendone ben meritato plauso e cogliendo allori nella cura del lurido morbo. Fece atti di valore nel colera del 1866-67 nella ricorrenza del vaiuolo 1872-73, delle febbre malariche del 77. Non parlo poi della epidemia del 1879 e 180, che diede l'ultimo crollo alla sua malferma salute. Che più? Da valoroso soldato è morto sulla breccia, vittima dell'abnegazione e del dovere; è morto povero pel suo bel cuore, perché della professione non faceva un mercimonio, ma un apostolato di carità! Ha lasciato scritte diverse monografie, encomiate da giornali e da distinti professori. Ricordo per brevità alcune memorie sul carbone minerale; sulle argille bituminose e sui terreni del Teramano, pubblicati nei bollettini della Società degli Aspiranti naturalisti, e premiate con la piccola medaglia d'argento dalla detta Accademia; - "Il Cholera Morbus" - edito a Teramo nel 1865 ed inserito nella "Rivista Colerica" - del Prof. Durau di Parigi; la "Cura del vaiuolo emorragico-septico" riportata nel manuale dei nuovi medicinali stampato dal prof. Spolete nel 1877 e lodata dal Prof. Polli di Milano, che apprezzò ed applaudì il nuovo metodo; - La difterite; memoria sulla enologia bisentina - premiata con medaglia di bronzo all'esposizione regionale di Chieti ecc. Invitato dal De Blasiis alle conferenze di agricoltura ed ampelografia, lesse una memoria ampelografica che fu molto applaudita. Prese inoltre parte alla compilazione della raccolta degli atti dei Congressi degli Scienziati Italiani in Napoli sotto la direzione del Dorotea. Varii altri manoscritti, degni della pubblica stampa, si ritrovano in casa del defunto, inediti tuttavia per mancanza di mezzi e di tempo. Come uomo pubblico fu inappuntabile, e rivestì degnamente gli uffici

(segue...)