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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
deputato, Chieti (30-10-1885). Si annuncia da Chieti la repentina scomparsa di uno dei tre deputati del 1. collegio di Chieti, on. Melchiorre. E' morto di vaiuolo emorragico che da parecchi giorni colpisce giovani e vecchi di quella città, in forma epidemica; è morto quando nessuno se l'aspettava, e quando il vecchio lottatore si preparava, con nuovi amici, a campagne elettorali. Melchiorre era nato ad Archi, ed il 69 lo trovò professore di dritto in una delle cattedre dell'ateneo chietino. Non si può dire dunque che fosse neppur un liberale della vigilia; solo si può dire che, da uomo d'ingegno qual'era, capì i tempi e si die' toto corde al nuovo ordine di cose. l'VIII. Legislatura lo mandò per la prima volta deputato al Parlamento pel collegio di Atessa, e sedette subito a Sinistra. Cambiò di poi collegio, - e nel 1874 lo troviamo a lottare col Cadolini in Ortona a mare; lotta accanita, diretta dal famoso Bertini, ed in cui si vide il procuratore generale Pascale chiamare a sé il pretore Mercuri ed obbligarlo durante la lotta elettorale, di rimanere in Aquila, nella tema che potesse parteggiare pel candidato d'opposizione! Melchiorre fu vinto allora, non domo; il 76 lo vide novellamente sulla breccia, ed in quell'anno memorabile le schiere spaventiane furono interamente fugate da lui e dal Bresciamorra in tutta la provincia. Da quel giorno il Melchiorre non vide mai più chiuse per sé le porte di Montecitorio, anzi l'influenza sua si accrebbe sempre più, sì nella sua provincia che nella Camera, ove fu sino al 1882 membro della commissione del bilancio e relatore del bilancio di grazia e giustizia. Negli ultimi tempi era scaduto nella opinione politica de' suoi colleghi di Sinistra per la repentina evoluzione in senso ministeriale, da lui fatta e dal
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