[Elenco dei Nomi]

Stella Enrichetta
studentessa, Lanciano (23-1-1886).

Lanciano 21 gennaio 86. - Era un bocciolo tenero di rosa, e la falce inesorabile della morte l'ha reciso. Era un cuoricino d'oro, e l'ala nera della "diva severa" l'ha soffocato. E in quell'estremo alito di vita si è spenta una intelligenza precocemente sviluppata, sommamente ammirevole. Non aveva dieci anni, e nell'animo della cara fanciulla era un tesoro di sentimenti, nella sua mente un ricco e nobile patrimonio di idee. La prima volta che la vidi, innanzi a suo padre da' cui occhi pioveva infinita la gioia dell'animo, mi disse un brano de' Promessi Sposi ed il Natale del Manzoni; e non sapevo se più ammirare in lei la corretta maniera di porgere, o la giusta compenetrazione del pensiero dell'autore. E non era a sette anni suonati. Aveva qualche cosa che ve la faceva credere di una età maggiore, tanto sentiva quell'animo delicato; tanto si elevava in lei la concezione del pensiero. Ed è morta soffrendo lungamente, crudamente. Accanto al suo bianco letticciuolo, pochi giorni prima di morire, era la rosea bimba del Marchese Crognali, l'una inconsapevolmente sul limitare dell'esistenza, l'altra col sangue ricco di salute, rigogliosa di vita. E le guardavo quelle innocenti e belle creature, strette in amorevole colloquio come due amiche di lunga data, serie come donne mature, preoccupate come comprese di non potersi vedere lungamente quaggiù. Era un quadretto dolorosamente bello. Dicono che le fiammelle vaganti a la sera nel cimitero sieno le anime dei defunti: io dico che lo spirito di Enrichetta Stella aleggia intorno ai suoi genitori, che, addolorati non la potranno dimenticare. - Ah! tristi case dove tu innanzi a' volti de' padri, / Oscura diva, spegni le vite nuove! (Italo)