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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
magistrato, Napoli (27-6-1888). [Inizio Voce]di benevolenza nel mio arringo. Ed ora, spirito benedetto, sprigionato dalle miserie di questa vita, dormirai il sonno dei giusti. Già avrai dato il tuo bacio al Padre comune, che hai incontrato nel cammino di luce indefinita! Veglia da colà l'inconsolabile tua famiglia! Lenisci il dolore della desolata consorte! Fa che il tuo adorato bambino, che formò qui la tua gioia, si possa imitare in tutte le tue virtù. Addio, dilettissimo amico: tu fosti amato e ora sei rimpianto! Addio, accetta oggi la lagrima che noi spargiamo come ieri accettavi l'abbraccio! Spirito beato, addio, addio!!... - Avv. F. Bindi - Signori del Tribunale! Inaspettata mi giunge in questo momento la dolorosa notizia della morte del Procuratore del Re Virginio Capucci; e, sebbene dolorosissima impressione abbia essa prodotta nell'animo mio, perché del defunto fui amico personale, pure non posso a meno di dir di lui poche parole in nome del Foro Teramano, che in questo momento ha qui in me l'ultimo dei suoi componenti. Virgioni Capucci fu la più nobile figura di uomo e di magistrato che seppe temperare il rigore della legge coi moti generosi del cuore. Se la persona immaturamente ci venne rapita, il ricordo delle sue virtù, del suo sapere, della sua temperanza, rimarranno in noi, come l'eco di una sublime armonia che s'insinua nel cuore, e vi rimane imperitura. Su quella tomba una lagrima ed un fiore - alla desolata vedova la espressione del nostro vivissimo cordoglio - al diletto suo bambino un augurio, , che cresca degno del padre suo! Daremo nel prossimo numero la Commemorazione della Corte d'Assise (4-7-1888). Commemorazione nelle Assise - Il sost. proc. generale cav. de Conciliis disse: Signori della Corte, Egregi giurati. Un mesto pensiero mi fa ad un tempo parlare e lagrimare. Quante volte vedeste
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