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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Napoli (19-6-1889). [Inizio Voce]specchio dei suoi pari, invidia dei malvagi, e ben poteva dirsi gentiluomo senza macchia e senza paura. L'uomo che moriva nella ridente Partenope col sorriso sulle labbra, era delle sue sorelle Giulia, Luisa, Saveria il carissimo ed affettuoso fratello. Dei nipoti numerosissimi era l'angelo di compatimento per le giovanili espansioni, era per questi addoloratissimi giovani la Provvidenza che tutto perdona, condona, dimentica, provvede. Era per i suoi numerosi fittavoli padre amoroso e misericordioso. E che dirò per quel che era per le due nipotine, figlie dello amato fratel suo? Padre! piucché padre! Lui insieme alla santa moglie, alle orfane furono larghi di cure, di affetti, di doni, di tutti, onde le poverette non avessero a notare l'assenza dolorosa dei genitori. A te, Carlo Barone de Petris Fraggianni, le lagrime ed il duolo della tua famiglia, degli amici, dei conoscenti, degli operai e dei poveri ti possono dimostrare qual vuoto tu ne lasci. La tua vedova affranta dal dolore fa pietà, e questa sia d'esempio alle mogli virtuose che tutti di tua casa ebbero fortuna d'incontrare. Essa seguirà le orme tue perché l'uomo dalla donna inspirasi a sentimenti gentili, e perché essa ti fu compagna affettuosa e divise teco ogni idea, dolori, gioie. Tu Carlo de Petris Fraggianni che nella età di 62 anni, ora riposi accanto al fratel tuo, all'amata madre tua Raffaella Sanseverino di Capua ed alla tua tanto amata cognata Marianna Brancaccio, dormi il sonno eterno tranquillo, perché tutti di tua famiglia numerosissima serberanno imperitura memoria di te, ed alla tua prediletta moglie tutti i tuoi nipoti faranno altare sacrosanto di rispetto e venerazione al tuo nome, ed a questa tomba nella quale tu scendesti tranquillo e sinceramente al Divini Voleri nulla verrà a turbarti, solo udra (?), quale armonia di ricordo e rimpianto della tua dipartita, i nostri singhiozzi, e le lagrime continue della tua vedova faranno germogliare rose e fiori sulla tua tomba. Napoli 15 Giugno 1889. (Un amico)
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