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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
giardiniere, Teramo (3-7-1889). Pare impossibile che vi siano dei giorni tristamente funerei. Giovanni Costa, il giardiniere bolognese, costruttore e custode della nostra Villa, moriva lunedì mattina con uno sbocco di sangue, che altra volta verificatosi, ora lo ridusse in brevi istanti agli estremi. Oltre di essere un probo e laborioso operaio, il Costa era stimato da tutti per il suo ingegno perspicace e per il suo buon gusto nell'arte del giardinaggio. Il feretro, accompagnato dalla banda di Isola e da tre bandiere - Operaia, Fratellanza e Pastai - con buon numero di soci, ebbe l'addio affettuoso dal socio dell'Operaia, avv. Bindi, il quale con bella improvvisazione rimpianse la perdita del povero Costa, elogiandone la virtù, la laboriosità, la saldezza del carattere, e mandando un conforto alla desolata famiglia ed al fratello, accorso ieri mattina da Bologna. [appr. 10-7-1889]
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