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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, politico, medico, Campli (26-10-1889). [Inizio Voce]detta città del Comitato di Esecuzione, e rivelatosi tra i più zelanti fautori della causa nazionale fu mandato negli Abruzzi per affrettarvi la rivoluzione del 1860, ed a Teramo rimase quell'anno come segretario del Governo provvisorio. D'allora le necessità della famiglia lo richiamarono in Campli, ed egli vi esercitò con onore, coscienza e luminoso disinteresse l'arte medica nella quale avrebbe raggiunto ben più alta meta, se i torbidi rivoluzionarii accennati non ne lo avessero distratto. Continuò pertanto nello studio tranquillo delle scienze e delle lettere, nelle quali erasi laureato professore di Filosofia e Belle lettere fin dalla prima giovinezza. Resse per molto tempo le sorti del suo comune e fino agli ultimi anni rivestì le cariche di Presidente della Congrega di Carità, di membro del Comizio Agrario di Teramo, di Consigliere Provinciale. In mezzo alle pubbliche cure non trascurò l'educazione dei figli, anzi vi attese con amore costante, compensato dalla soddisfazione di vedere bene corrisposti i suoi sforzi. Ma non aveva appena il figlio Pietro conseguita la laurea in Giurisprudenza, e l'altro Macedonio ottenuto il grado di Ufficiale nell'esercito, che la fiaccola della sua debole vita si spense, e quei figli ch'egli sognava pieni di onori attorno al suo fianco, gli chiusero invece gli occhi morenti! Quanto è crudele talvolta il fato! (Berardo Striglioni)
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