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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, maggiore guardia nazionale, Città S. Angelo (1-2-1890). Città S. Angelo, 30 Gennaio 1890 - Alle ore 3 ant. di ieri l'altro, ucciso da rapida e fiera polmonite, cessava di vivere in questa città il cav. Giacomo De Blasiis, fratello al defunto comm. Francesco De Blasiis, il condannato a morte dai Borboni, e poi Ministro del Regno d'Italia, ed al fu Cav. Domenico, distinto cultore di lettere e benemerito funzionario dell'Ordine Superiore Amministrativo. Il Cav. Giacomo De Blasiis appartenne alla schiera, già qui troppo assottigliata, di coloro che presero parte attiva ai rivolgimenti politici del 1848 e del 1860, e furono perciò solo cittadini benemeriti. Egli poi col grado di maggiore della Guardia Nazionale concorse efficacemente a spazzare dalla nostra Provincia le orde brigantesche reprimendone gli ultimi conati, e n'ebbe la medaglia al valor militare. Uomo franco e leale cittadino operoso e benemerito, egli portò sempre zelo ed attività in tutti gli uffici a cui venne chiamato dalla fiducia dei suoi concittadini e da quello del Governo del Re. Amò la sua terra natale come pochi sanno amarla, ed ebbe un culto sincero ed ardente per tutto ciò che potesse tornarle di lustro e decoro. La sua morte è stata rimpianta dalla cittadinanza intera, e specie dalla Banda Musicale, che l'ebbe assiduo e generoso mecenate per oltre quarant'anni. Alle esequie, ordinate con pompa dai parenti, presero parte le Rappresentanze del Comune, della Società Operaia, del Circolo dell'Unione, delle Scuole e della Banca Popolare, nonché numeroso popolo e la Banda cittadina, che gli offrì una splendida corona di fiori freschi. Prima che la salma fosse collocata sul Carro funebre, che doveva portarlo all'ultima dimora, il Signor Francesco Innamorati diede a nome del Comune, della Banca Popolare l'estremo addio al caro estinto, ricordandone con poche ed affettuose parole il patriottismo e le belle doti dell'anima. [appr. 5-2-1890]
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