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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, Cermignano (19-2-1890). Cermignano 9 Febbraio 1890 - Una cara esistenza si è spenta. Il prevosto D. Antonio Quintiliani colpito da cruda malattia, sopportata con angelica rassegnazione, ed invano combattuta dalle cure affettuose dei suoi, cessava di vivere nel pomeriggio del giorno 7 corrente. La sua perdita è stata un lutto acerbo non solo per la famiglia; ma per l'intero paese, che grandemente lo amava, conoscendone le doti singolari, di mente e di cuore. Era dotato di una coltura non comune, d'ingegno così versatile, che di tutto egli s'intendeva. Di lui tutti possono dire essere stati discepoli, traendone profitto. Discorrere poi delle sue qualità come sacerdote sarebbe opera affatto impossibile; imperocché senza tema di esagerare può affermarsi che rarissimi sono i sacerdoti, i quali meriterebbero di essere paragonati per ispirito di vera carità e per sentimento di abnegazione nell'adempimento dei doveri del suo ufficio, in cui portava tanto zelo da trascurare per esso la salute propria. Oggi nella Chiesa Madre addobbata a lutto col concorso della musica di Forcella gli sono stati resi i funebri onori, ai quali presero parte il Municipio e le scuole. Essi riuscirono così imponenti per concorso straordinario di popolo, che neppure nelle grandi festività si era mai visto una moltitudine così grande di persone che tutte vollero rendere l'ultimo tributo di affetto alla memoria del caro estinto. Sul feretro di lui lesse commoventi parole di elogio il Sig. Domenico Ortolani; il quale strappò le lagrime agli astanti, ricordando la bontà del povero defunto. Una folla immensa di questo paese non solo, ma degli altri luoghi circonvicini accompagnò la salma sino all'ultima dimora, dove il giovane Ortolani Marco gli diede l'estremo addio. Possa tale dimostrazione di generale compianto e di affetto essere di sollievo alla cara famiglia, cui è toccata la sventura di perdere un fratello ed un zio affettuosissimo. [appr.]
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