|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
ispettrice, Montorio al Vomano (2-4-1890). Montorio al vomano 29 marzo - Aveva soli venti anni, era buona, avvenente, modesta; l'adoravano i genitori, l'amavano i fratelli. Sventurata giovane! Malgrado tutti i mezzi della scienza e la forza potente di florida giovinezza, non poté vincere un fiero malore, che dopo pochi giorni, nel mattino del 27 corrente, la spense!... A vent'anni, nell'alba della vita, nell'età dei bei sogni, quando la mente non immagina quasi dolori e sventure, non si dovrebbe morire. Povera Superna Perotti! La sua perdita troppo immatura ha destato la più penosa impressione in tutta la cittadinanza. Ispettrice di queste scuole elementari, nelle quali era già stata alunna distintissima, ebbe gli estremi onori della Giunta Municipale, dal delegato scolastico, dagli alunni delle scuole e dell'asilo infantile, che ne accompagnarono la spoglia all'ultima dimora, dove la maestra sig. Lucia Marchegiani Michetti disse affettuose e commoventi parole. Presero anche parte al corteo dodici fanciulle bianco vestite ed una vezzosa bambina recante, a nome delle scuole, una corona di fiori freschi. Tenevano i lembi della coltre dieci signorine in stretta gramaglia. Seguivano il feretro le dette Autorità, ed in mezzo a loro il dottor Parrozzani, zio dell'estinta, rappresentante la famiglia. Al passaggio del corteo i negozi erano chiusi per lutto cittadino; e la mestizia leggevasi sul volto di tutto un popolo accalcato nelle vie ed associato al corteo. Se conforto è possibile in sì crudeli sciagure, lo abbiano i desolati genitori e gli afflitti fratelli nel veder diviso il loro vivo dolore da un'intera cittadinanza.
|