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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, insegnante, Atri (26-11-1890). Sabato mattina, moriva un uomo di grande ingegno e di non comuni meriti patriottici; il prof. Mambelli di Atri. Era tornato da Lucera dove insegnava filosofia, e la morte lo colpiva improvvisamente a 67 anni. La sua era personalità distinta nel nostro Abruzzo; la sua grande coltura, le persecuzioni della tirannide, i suoi lavori filosofici, tra' quali la Filosofia del Diritto che gli dava l'accessit ad una cattedra universitaria, rendevano notissimo il nome del prof. Mambelli tra gli studiosi di tutta Italia. Solenni sono stati i suoi funerali come ci vien riferito da un nostro corrispondente. - (29-11-1890) Altri narra in questo giornale con quali funebri onoranze gli atriati attestarono il loro affetto alla memoria dell'uomo esimio di cui i nostri cuori sconsolati piangono l'inaspettata dipartita. A noi che l'avemmo a maestro venerato caro e che tanto amammo perché ci ama tanto, la commozione dell'animo non consente oggi di dire degnamente di Lui. Quale uomo egli fu, quale l'ambiente in cui egli visse ed affermò l'indole del suo ingegno, il suo carattere personale, di quali virtù pubbliche e private egli fu esempio vivente, quale l'operosità sua scientifica, che cosa fu e che cosa creò la sua scuola innanzi tutto e sopratutto educatrice, noi verremo designando in altro luogo ed a mente tranquilla. La figura del Mambelli peraltro erompe più viva e vera dalle epigrafi che il ch. cav. Cherubini dettò per la morte del suo amato collega nell'insegnamento, con quella eleganza di concetto e di forma che in lui è abito, e noi saremo lieti di poterle pubblicare nella Rivista. Insieme col Mambelli, il Cherubini in tempi nefasti dapprima, al lume di reggimento libero e civile volse le sue energie a servizio di un'alta,
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