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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, insegnante, Atri (26-11-1890). [Inizio Voce]di una nobile missione; disseminare la coltura nella nostra regione, educare i giovani al culto di idealità, né vuote né astratte, non fuori della vita, ma attive e viventi perché fattrici di virtù d'animo e di senno. Nessuno però più degnamente del Cherubini poteva delineare l'immagine dell'uomo che piangiamo estinto. (G. Quintili) - Atri 24 novembre 1890 - Il nostro carissimo concittadino Ariodante prof. Mambelli cessava di vivere la mattina del 22 corrente. Con lui si spegneva la vita di un illustre filosofo, di un insigne matematico, di un liberale di antica data che ha tanto concorso alla redenzione politica di questa nostra Italia. Ieri vi ho fatto inviare il manifesto di questa Società operaia che riassume quanto meglio si può dire dell'intemerato cittadino. Or ora son terminate le esequie. Le notabilità tutte del Paese, le scuole, i cittadini tutti, e l'intera società operaia (che lo annoverava fra i suoi soci onorarii) ne seguivano il feretro su cui furono depositate corone da parte del Municipio che era rappresentato da quasi tutti i Consiglieri, da parte della Società operaia ed una di fiori freschi da parte dell'operaio Benedetto del Fiasco. Nel passaggio del corteo tutte le botteghe sono rimaste chiuse in segno di lutto. Bellissime sono state le epigrafi dettate dall'egregio prof. Gabriello Cherubini come molto commovente è stato il discorso letto dal dott. Bindi che ha tratteggiato la vita dell'illustre nostro maestro ch'ebbe a soffrire anche la carcere dal Governo dei Borboni quando era delitto il solo pensare all'unità della patria. E' una gran perdita fatta dal nostro Paese.
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