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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
notaio, patriota, politico, Colonnella (24-6-1891). Il giorno 16 giugno alle ore 10 ant. cessava di vivere in Colonnella, tra il compianto dei buoni, il notaio Antonio Bernabei nell'età di anni 77. La sua dipartita segna un altro vuoto nella falange di quei vecchi liberali che restano simbolo vivente del periodo epico del nostro risorgimento. La sua vita, per quanto semplice, modesta ed ingenua, altrettanto forte, luminosa ed inflessibile, sarà un prezioso ricordo per noi, e la sua memoria una scuola di amore pei posteri. La sua esistenza fu tutto un apostolato di pace e di amore, ed ogni causa giusta ed oppressa ebbe in lui uno strenuo difensore. E' ancor viva la ricordanza della lotta da lui sostenuta colla Prefettura nelle penultime elezioni politiche a pro della libertà del voto, e che gli fruttò la destituzione da sindaco e l'ammirazione degli uomini più eminenti che lo ricordarono in Parlamento e lo additarono alla Nazione. Tutti nel paese resero all'estinto solenni onoranze, che promosse e dirette dall'assessore Eliseo Amadio, instancabile quando trattasi di far onore al proprio paese, riuscirono degne dell'illustre defunto. In piazza mercato parlarono sul feretro Benedetto bar. Cornacchia, Luigi Franchi, Giuseppe Rotini e Giacinto Armaroli, ricordando i fatti più salienti della sua vita come notaio integerrimo, funzionario solerte, patriota fervente, onorato dal governo dei Borboni di prigionia ed esilio. Quindi il corteo, con l'accompagnamento delle rappresentanze municipali, delle scuole, dell'asilo infantile e di una eletta cittadinanza mosse alla volta del Cimitero. Fuori l'abitato il giovane Massimo Cincola, testé tornato in paese, dava l'ultimo addio alla salma; ma non poté pronunciare poche parole che i due preti che precedevano, gettati
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