[Elenco dei Nomi]

(...segue) Cherubini Gabriello
letterato, politico, benefattore, Atri (2-4-1892).

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non varrà a distruggere il nome onorato del Cherubini. Tu vivrai sempre caro nella nostra memoria, nel cuore del popolo, alle cui gioie e sventure prendesti tanta parte. I poveri perdono in te uno dei migliori benefattori, i giovani il maestro, la famiglia un tesoro di affetti, le lettere e le scienze un cultore diligente, la Patria un carattere. Chi ti surrogherà?! (A.P.) [appr.] (6-4-1892). Un letterato abruzzese - Atri, gli Abruzzi, tutti i cultori e gli ammiratori di una letteratura sana, seria e proficua hanno oggi a lamentare la perdita gravissima dell'illustre Cav. Gabriello Cherubini! Parlare degnamente di lui e dell'insigne opera sua di scrittore e di maestro può essere l'oggetto di uno studio particolare su di una rivista, non di un giornale politico in questo primo momento dell'animo dolente e della mente, priva di necessari e molti lumi, forniti da una lunga vita, spesa sempre in vantaggio ed in onore della terra nativa. Basti qui rammentare come il Cherubini scrivesse ed operasse in tempi nei quali i pennaioli troppo arrischiati godevano il favore di portare la catena del galeotto quando non salivano il patibolo. Si ricordi ancora che egli primo, o tra i primi, sorse a difesa dei patri abruzzesi allorché d'oltralpe e d'Italia altresì risuonava e colpiva come una staffilata la frase: les Abruzzes terre de brigands, e la calunniosa leggenda di montagne inospitali, di superstizioni feroci, d'ignoranza selvaggia occupava anche le menti più elette che accennavano alla regione. Il Cherubini combatteva e rintuzzava da par suo i falsi giudizii, pei quali sarebbe rimasto nel cuore d'Italia un pezzo d'Africa da civilizzare, con dottrina storica profonda, e con quell'ironia signorile eppur pungente e con quella dose piacevole di scrittore chiamata humour dagl'inglesi

(segue...)