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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, Teramo (18-5-1892). Ieri mattina il Capitolo aprutino accompagnava all'ultima dimora la salma del canonico Pietro Montani. Funerali semplicissimi, non preannunciati al pubblico, sicché pochi amici vi presero parte, tra' quali il dep. Costantini, il ff. da sindaco Savini, l'assessore Guerrieri ed il nostro direttore, che diedero l'ultimo tributo d'affetto all'amico, liberale, amante della patria, al cui nome il povero vecchio s'infiammava come un giovinotto di 20 anni. La cittadinanza liberale di Teramo considerò sempre il canonico Montani come uno dei suoi. Di civile e ricca famiglia teramana, il canonico Montani, non venne mai meno ai suoi doveri di buon cittadino. La rivoluzione del '60 lo trovò tra quelli che odiavano la tirannide, e chiamava sempre lui ad intonare il Te Deum nelle grandi solennità patriottiche. Le messe funebri a Cavour, a Vittorio Emanuele furono cantate da lui, sempre fermo nel principio che la Religione poteva essere, anzi doveva essere l'ausiliaria alla grandezza della Patria. Egli avrebbe meritato maggiori onoranze: non sappiamo a chi addebitare la colpa se ciò non è avvenuto. Nondimeno,, viva in tutti i liberali il ricordo di questo prete-cittadino, decoro del clero aprutino, e del patriottismo teramano.
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