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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, deputato, Teramo (21-12-1892). Il breve annuncio che demmo, nella 2. edizione di sabato, della morte inattesa e disgraziata dell'avv. Crescenzio Scarselli ex deputato al Parlamento nazionale, commosse profondamente ogni ordine di cittadini. Non meritava lo Scarselli, esclamavano tutti, quella fine miseranda che volontariamente si è data! Il Tribunale e le Assise, volendo partecipare al comune dolore, sospesero in segno di lutto l'udienza. Era da qualche anno, anche meno, che Crescenzio Scarselli, riavutosi dall'influenza, faceva temere che un lento e grave malore gl'insidiasse la mente; ma nessuno poteva sospettare ciò che è avvenuto nella sera del 16 corrente. Durante il giorno, si era occupato di alcune carte dei sigg. de Riseis, suoi clienti. La famiglia lo avea visto uscire poco dopo le 5 della sera, ed indarno lo attese, lo cercò durante la notte. L'orologio che gli si è trovato fermo alle 5,43 toglie ogni dubbio sul momento in cui il disgraziato, forse preso da subitanea mania suicida, poneva fine a' suoi giorni, buttandosi dall'alto del ponte provinciale di Porta romana. Il dolore straziante della povera famiglia, orbata improvvisamente del suo capo, si ripercosse in tutta la città. La folla piangente che trasse, insieme alle autorità anch'esse commosse, a vedere l'informe cadavere, il lungo e mesto corteo che l'accompagnò al cimitero, dimostrano l'unanimità del compianto su quella tomba che si è schiusa anzi tempo. Crescenzio Scarselli nacque in Montorio al Vomano nel 1836 , e addottoratosi in legge nella R. Università di Napoli, fissò la sua dimora in Teramo, per l'esercizio della sua professione. Pochi uomini possono andare orgogliosi di un brillante stato di servizio amministrativo, come lo Scarselli. Nel 1863, dimessosi il vecchio
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