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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, Teramo (18-2-1893). Ecco un altro della vecchia e gloriosa guardia che ci abbandona! Il bravo D. Luigi Bucciarelli, il galeoto di Pescara che serbava come sacra reliquia, le catene del suo martirio, moriva ieri l'altro, a 66 anni, dopo lunga e penosa malattia. Di civile ed agiata famiglia teramana, ascritto insieme a' suoi fratelli Giuseppe e Giovanni, nella Giovine Italia, Luigi Bucciarelli prese viva parte ai moti del 1848, e dopo, fu catturato, insieme a quelli e condannato a 13 anni di ferri. I fratelli Bucciarelli, gittati nel bagno di Pescara, con i fratelli de Caesaris, con Marozzi ed altri patrioti, coltivarono, anche tra i più duri patimenti, la fede nell'avvenire d'Italia. Giovanni però vi lasciò la vita nel 1858; Luigi uscì dal bagno quando il Borbone lanciò ai popoli quella costituzione a cui nessuno più prestava fede. Tornato in patria, fu tra i più ferventi nell'opera del Governo provvisorio, perseguitò il brigantaggio dovunque questo si annidava, ed ebbe dal governo nazionale una tenue pensione che certo non l'ha sottratto alla povertà in cui pur troppo è morto. Nel pomeriggio di ieri lo trasportarono all'ultima dimora. Il Municipio volle prendervi parte ufficialmente, per onorare il vecchio patriota. Esso depose una bella corona sul feretro, ed il sindaco Costantini pronunciò un patriottico discorso, additando all'ammirazione dei posteri gli uomini che come il Bucciarelli, hanno disprezzato agi ed onori, e sacrificata la vita sull'altare della patria. Facevano parte del corteo i reduci con la bandiera, la stampa cittadina e gli amici.
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