[Elenco dei Nomi]

(...segue) Forcella Michelangelo
deputato, Teramo (29-12-1894).

[Inizio Voce]


virtù proprie d'ogni cittadino e fiorenti su dal cuore d'ognuno in egual grado; nei comizii, nei consigli della provincia o del comune, nelle dispute forensi con gl'impeti e gli ardimenti d'una coscienza davvero magnanima pose mai sempre sé stesso a servigio d'interessi non suoi o d'impellenti esigenze di decoro pubblico nulla curando né odii implacabili di vinti, né ire livide di persecutori. Senonché le nobili energie e virtù dell'animo suo avanzano grandemente le idee e i sentimenti generalmente dominanti nel consorzio in mezzo a cui egli visse; l'indole fondamentalmente altruistica della sua sentimentalità contrastava stridentemente all'imperversare torbido dell'individualismo assoluto e quasi morbido dei criterii o delle idee che stanno a base di una certa falsa sapienza, di una certa falsa e vieta dottrina morale malauguratamente vigente tuttora in certi ordini, per cui è scopo supremo del vivere la compressione brutale di ogni forza, di ogni tendenza diretta al bene altrui, d'ogni spirito di solidarietà umana. Tra lui e il di fuori ci fu però dissidio: tra lui che più che per sé visse per altrui e quei che stimano l'uomo scopo a sé stesso e fanno di sé un mondo riproducendo quasi inconsciamente, per forza atavica, la espressione antropocentrica dell'universo tra lui che intese ognora la vita come abnegazione assoluta di sé per il bene di tutti e quei che vogliono che nella vita tutto e tutti servano alla soddisfazione dei propri capricci, appetiti ed istinti: tra lui che l'ufficio pubblico riguardò costantemente come dovere ed adempimento di servizi verso la persona pubblica e per pubblico interesse e quelli ai quali l'uffizio pubblico è mezzo per conquistar favori e vantaggi per sé o per coprire irrimediabili miserie d'intelletto e di virtù civili. Fu appunto in

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