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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
benefattore, politico, patriota, Teramo (9-1-1895). Benefattore dei poveri. Aveva 77 anni e da molti anni si era ritirato dalla vita pubblica, ma nessuno aveva dimenticato quel forte ed indomato carattere, di cui si narrano aneddoti da comporne un libro. A nessuno più di lui stava bene il frangar non flectar dei latini e non solo nell'esercizio delle pubbliche cariche, ma anche nella vita privata. Quest'uomo che il Pannella, a S. Agostino, chiamò il cavaliere teramano della giustizia, è morto il 5 corrente, nelle braccia dei suoi amici, non avendo egli famiglia. Lasciò tutto il suo patrimonio ai poveri, al civico Ospedale, ed è proprio a lui che alludevamo alcuni mesi fa, quando annunciavamo che un ricco signore di questa città aveva consegnato il suo testamento al presidente della Congrega di carità. Francesco Bonolis, di antica famiglia teramana, si era dato allo studio delle leggi ed in Aquila conseguì la cedola di patrocinatore, come lo si chiamava a que' tempi. Ma in quegli anni tristi della reazione, fu carcerato e poi radiato dall'albo degli avvocati. Nel 1860 ingrossò la falange di coloro che proclamarono la decadenza del Borbone. Le cariche pubbliche in tempi liberi, lo assorbirono completamente, e vi portava tutto l'animo suo, tutto l'amore che nutriva per la sua città. Fu questi sempre assessore sotto il sindacato di Settimio Costantini; fu pure assessore nei primi anni del sindacato di Emidio Cerulli. Da parecchi anni, per la sua età, non faceva più parte del Consiglio comunale. Ieri l'altro, ad iniziativa della Congrega di carità, gli vennero resi solenni funerali nella chiesa di S. Agostino. Un invito del cav. Palumbi così esprimevasi: "Questa Congregazione sommamente riconoscente dell'animo generoso del defunto che la istituiva erede del
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