[Elenco dei Nomi]

(...segue) Rubini Giovanni
vice-cancelliere, avvocato, Teramo (30-1-1895).

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riprendere coll'antico giovanile ardore l'esercizio professionale, ciò non ostante ai molti suoi amici era largo di consigli sapienti, cui conferivano incontrastata autorità una esperienza lunghissima delle cose della vita. Non meno nobilmente il Rubini disimpegnò i suoi doveri nel campo della vita pubblica per quanto le occupazioni del suo ufficio non gli permettessero di dedicarvisi completamente. Con provvedimento del governatore della provincia fu nominato decurione sotto il Sindacato di Vincenzo Irelli e nello stesso anno fu prescelto a far parte della Commissione incaricata alla formazione delle liste dei componenti la Guardia nazionale, commissione di cui facevano parte Sagaria, Corradi, Urbani, Michitelli e Marozzi. Nominato ufficiale in detta Guardia nazionale, concorse con altri benemeriti cittadini di questa patriottica città a mantenere l'ordine, cui in quei tempi calamitosi la fiera reazione borbonica di continuo minava. Nel 1864 la Società di mutuo soccorso ed istruzione degli operai di Teramo lo nominò Segretario della presidenza; nel 1868 insieme a Filippo Delfico, Emidio Cerulli e Giovanni de Benedictis fu nominato membro del consiglio esecutivo della società del tiro a segno, nel 1873 la società operaia a pieni voti lo prescelse a suo segretario capo; e così di seguito mai gli vennero meno le più lusinghiere attestazioni di simpatia da parte di questa nobilissima cittadinanza. Questa, o signori, la vita d'impiegato e di uomo pubblico di Giovanni Rubini: quella di impiegato è da additarsi, come esempio, a quanti concorrono con la mente e con le loro opere al retto funzionamento dell'orgnismo dello Stato: quella di uomo pubblico a quanti si sentono irresistibilmente chiamati a far bene ai loro simili.