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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Corropoli (14-8-1895). Corropoli, 7 agosto '95. Un male gravissimo, ribelle alla scienza ed alle cure più affettuose, troncò l'esistenza ad una delle più buone e caritatevoli donne del nostro paese; alla signora Domenica Ricci nata Rosati. Ed a significare l'universale dolore, cagionato dalla sua perdita, splendidi, commoventi e veramente degni furono i funerali che le si fecero domenica p.p. Vi intervennero il Comune, in forma ufficiale, gli alunni e le alunne delle scuole elementari, bambini e bambine dell'Asilo infantile con splendida corona lavorata dalle Suore di Carità di detto asilo, il clero, il concerto comunale di Giulianova e tutta la popolazione del paese e del contado. A ricordare le virtù dell'estinta e ad esprimere il rimpianto generale lessero discorsi elevati e commoventi il Reverendo don Vincenzo Anastasi, il segretario comunale sig. Ercole Pardi ed il maestro di scuola sig. Biagio Anastasi. Ma più e meglio di ogni eloquente ed adorno discorso valeva di per sé il tacito ma solenne spettacolo di tutto quel popolo, vario per classi, per sesso e per età, che esprimeva l'universale senso di cordoglio e che, riconoscente e riverente, elevava preci e laudi a Colei che, viva, impersonò la Carità e fu per i bisognosi del paese come fata benigna nelle ore tristissime. Tutta una folla, egualmente compresa dall'immane sciagura, ricordava e rimpiangeva colei che sempre ebbe come primo pensiero il soccorso ai poveri, soccorso fatto in larga misura senza quella pomposa ostentazione che è dispregio ed umiliazione della miseria. La parte che spontanea e sincera prese tutto il paese nei funerali della signora Domenica Ricci valga di gran conforto al marito, ai figli ed ai congiunti e che lo spirito della buona e caritatevole donna aleggi sempre sul marito e sui figli, affinché questi non tralascino di venire in aiuto ai miseri, compiendo così un'opera altamente umanitaria e che onora la memoria della loro rispettiva moglie e madre. (C. Sc.)
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