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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
ingegnere, ufficiale del genio civile, Teramo (5-10-1895). Quasi fulminato da un male ribelle a tutte le cure della scienza, lasciando nel lutto gli amici, nel cordoglio la famiglia la sera del due corrente spegnevasi la vita dell'Ingegnere Achille Papalini, con quella calma rassegnazione, privilegio delle anime elette. Nato in Ancona nel 1843, il povero amico nostro era ancor pieno di vita quando all'improvviso lo incolse il triste male che doveva ucciderlo. Da venticinque anni lo conoscevamo e lo abbiamo amato e stimato come tutti quelli che lo avvicinarono per rapporti di ufficio o per relazioni amichevoli. Da venticinque anni egli spendeva in questa nostra provincia l'opera sua intelligente e laboriosa, ora in qualità di assistente ai lavori della Teramo-Penne, ora qual Delegato stradale addetto alla viabilità obbligatoria, ora infine come ufficiale del Genio Civile del qual grado è morto. Egli era così popolare ed amato nella nostra città, che il triste annunzio della sua estrema dipartita veniva da tutti appreso con raccapriccio e dolore; imperocché egli non ebbe nemici sulla terra e fu persino risparmiato dalle male arti degl'invidiosi e tristi. Né i suoi meriti sono da ricordare soltanto in rapporto alla sua veste ufficiale. Modello esemplarissimo di marito e di padre, spendeva amorosamente tutte le sue cure pel bene della sua famiglia, per l'educazione dei suoi figli. Imparentato a moltissime nobili famiglie della città nostra e della provincia, la virtuosa signora che gli fu compagna riceve in questi giorni un largo tributo di amorevoli espansioni, dalla numerosa parentela, e solenne davvero riuscì l'accompagno del feretro all'ultima dimora, al quale presero parte tutte le notabilità cittadine e lungo stuolo di amici. Inviarono splendide corone
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