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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, Castellamare A. (10-10-1896). Da Moscufo ci pervenne l'annuncio della morte del sig. Nicola de Ferri, uomo altamente benemerito di quelle contrade. (17-10-1896) I FUNEBRI DEL SINDACO DI MOSCUFO - Moscufo, 11 ottobre '95 - Il giorno 6 in Castellamare adriatico, come annunziaste, veniva sventuratamente rapito per sempre all'affetto de' suoi, all'ammirazione degli amici, alla devozione illimitata di tutto un paese, il nostro sindaco Nicola de Ferri cittadino ed amministratore impareggiabile, marito e padre affettuosissimo. E grave sventura fu la sua perdita per Mocufo che, mercé l'alto suo senno e l'opera sua assidua ed intelligente, insieme alla cooperazione di un altro insigne cittadino, non conosce che cosa sieno ire partigiane e disagio economico. La famiglia, aderendo al desiderio del suo paese, faceva trasportare tra noi, unico nostro conforto, le care spoglie che la mattina del giorno sette, grande folla di popolo, con a capo il Consiglio comunale e la Società operaia, attendeva alcuni chilometri lungi dall'abitato ed accompagnava poscia tra i singhiozzi di numerosi gruppi di contadine inginocchiate da un lato e dell'altro della via. Cessati i lieti canti della vendemmia, sospesi ovunque i lavori campestri (anche per gentile pensiero di proprietarii che, come l'on. Maury, non risiedono in Moscufo), fu un lungo, commovente pellegrinaggio alla chiesa fino a tarda ora della notte, per rivedere le amate sembianze e baciare il feretro dell'estinto. La mattina seguente, dopo solenni cerimonie religiose, un interminabile corteo si svolgeva tra il paese e il cimitero. Moltissime e splendide le corone: noto fra le altre quelle della famiglia, quella del sig. Tito de Blasiis, delle famiglie Muzi, Iasonne, Pellicciotti, Filippone, marchese de Sterlich,
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