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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Mass, Stati Uniti (17-11-1897). Un abruzzese in America - Poteva la terribile Parca risparmiare quest'ultima ferita, alla madre ottuagenaria Ciccone Loreta, alla sorella sventurata Pagliccia Maria Giuseppa vedova Iannetti, ai germani ed al numeroso stuolo di parenti col non troncare nella forte età di anni 42 la vita del non mai abbastanza compianto Emidio Pagliccia. Mentre dirigeva lavori a lui affidati un fatale caso lo trasse all'avello nelle ore antimeridiane del 6 ottobre testé decorso in un villaggio della Contea di Baston, Mass, degli Stati Uniti d'America, ove, da oltre dieci anni teneva alto l'onore, l'integrità, la fortezza di carattere, la filantropia e l'operosità abruzzese. Non vi è stato operaio da lui conosciuto che abbia fatto ritorno da quelle lontane contrade senza che abbia recato seco un ricco tributo di benedizioni al filantropo ora defunto, perché egli lavorava pel bisogno, era tutto per la sventura. Dotato di non elevata istruzione, era però da tutti conosciuto e considerato per la sodezza di principii, per la elevatezza di propositi e per l'operosità senza pari. Vale, o anima benedetta dell'amato cugino Emidio, la terra di Colombo ti sia leggiera, e fa di venire a sollevarci in queste ore di dolore ed a persuaderti che se fu grande il bene che tu facesti ai poveri in questo mondo, il rimpianto per la tua dipartita è pure generale. Brittoli 9 novembre 1897 (Vincenzo Pagliccia)
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