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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Teramo (4-12-1897). Nella notte del 30 novembre al 1 dicembre, spegnevasi in Teramo, appena ventiquattrenne, la signorina Isabella Calderale appartenente a buona ed agiata famiglia di commercianti della cittą nostra. Colta, caritatevole, piissima, di bontą ed ingenuitą quasi infantile, era adorata dalla famiglia di cui ella era l'orgoglio e l'ornamento. Diletta dalle amiche, e ne contava tra le migliori famiglie del paese, visse modesta tra le pareti domestiche allietando del suo sorriso la madre ed i fratelli, confortando i poverelli, che non ricorrevano indarno alla pietą sua, e sognando un avvenire di gioia e di felicitą. La spense, sul fiore degli anni, un morbo crudele, ribelle alle cure della scienza, strappandola alle braccia ed alle carezze dei suoi, pazzi dal dolore, per sempre inconsolabili, ed in mezzo allo sgomento, al dolore della cittadinanza. Alla famiglia straziata dal dolore, ai parenti tutti mandiamo le nostre pił sincere e sentite condoglianze. [appr.]
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