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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
senatore, Atri (1-10-1898). Giovedì scorso alle ore 8.40 dopo lunga malattia per la quale aveva perduto da tempo ogni coscienza di sé, moriva il senatore Acquaviva, capo di uno dei più nobili ed antichi casati d'Italia. Era senatore dal 20 gennaio 1861. Riunite le sparse membra d'Italia, entrato, dopo solenne plebiscito, a far parte della grande famiglia italiana l'ex reame di Napoli, Luigi Acquaviva duca d'Atri fu tra i prescelti dal Gran Re nella lista dei senatori del nuovo Regno. E la scelta non fu immeritata, perché, quantunque la famiglia Acquaviva non fosse stata perseguitata dal Borbone, pure cooperò sempre al trionfo dei principii liberali, e, quando Garibaldi entrò in Napoli, il duca d'Atri organizzò la guardia nazionale che in quei giorni rese notevoli servigi alla causa unitaria. Nella nostra provincia non ebbe grande influenza, ma tutti rispettavano quella figura finemente aristocratica per la sua integrità di animo, per la nobiltà dei suoi modi che lo rassomigliavano ad un cavaliere antico. Era nato il 20 dicembre 1812, a Napoli. Egli fu discendente di una delle più nobili ed illustre famiglie italiane della quale fecero parte non pochi uomini di fama altissima ricordati dalla storia, tra i quali: Acquaviva Antonio, duca d'Atr, nel sec. XVI, uomo d'armi, ciambellano di Carlo X di Francia, che lo arricchì di vari feudi. Andrea Matteo, figlio del precedente, comandò l'assedio di Otranto per Re Ladislao; poi Giosia, Pier Bonifazio, Antonio che sostennero lotte sanguinose con la famiglia dei Meidi. - Giulio Antonio, il fondatore di Giulianova, perito nel 1481, nella difesa di Otranto contro i Turchi. - Belisario guerriero e letterato, autore di opere in latino tra cui Paraphrasis in Economia Aristotelis; De' Re militari ecc. - Andrea Matteo, il
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