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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, politico, preside, Torano Nuovo (15-4-1899). Ad 80 anni, circondato dai suoi, moriva a Torano Nuovo, in casa del Cav. Camillo Montori, suo secondo figlio, l'avv. prof. cav. Giuseppe Montori. Quest'uomo che per oltre 30 anni ebbe una grande influenza sui destini della nostra provincia, si era ritirato da quasi 20 anni nei suoi possedimenti al di là del Tronto a godere di quel riposo ch'è dovuto a chi ha tanto lavorato. Giuseppe Montori, nato a Colonnella, fu uomo di principii saldamente liberali e li mostrò fino dal 1848, ai primi tentativi d'Italia per la rigenerazione della patria. Nel 1860 fu tra i più caldi nel movimento unitario, e, insieme ai maggiorenti di questa provincia, andò nelle Marche ad incontrare Vittorio Emanuele per invitarlo a passare il Tronto. Membro del Governo provvisorio di Teramo, contribuì moltissimo, con la sua fede, con la sua moderazione, a far sì che il nuovo Governo s'instaurasse senza notevoli perturbazioni. Da quel periodo di tempo, non vi fu carica elettiva che non fosse da lui onorevolmente ricoperta, così nel Consiglio comunale che in quello provinciale, fino a che non fu nominato preside del R. Istituto tecnico, alla cui fondazione collaborò fortemente con l'allora sindaco di Teramo on. Costantini. Ben han fatto dunque Teramo e l'Istituto tecnico a mandare corone da deporsi sulla sua tomba. Uomini come il Montori, di svariata coltura, di carattere integerrimo, di patriottismo disinteressato, onorano qualunque generazione. Ai suoi figli, al largo parentado le più vive condoglianze del Corriere che si onora di avere nell'albo dei suoi fondatori il nome di Giuseppe Montori. [appr.]
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