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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
religiosa (5-8-1899). Non ti vedrò più mai... invano ti cercherò per ogni remoti angolo del convento; ove ho passato gli anni più belli della mia giovinezza a fianco di tante e buone care religiose! Oh mia povera e santa Maria Luigia... come presto sei sparita dalla scena della vita e quando non si credeva né si pensava! Senza strepiti e senza dolori, con la visione della pace dei giusti, confermando la sua volontà ai dettami della religione, così nell'amore verso Dio, come nell'operoso e sollecito amore del prossimo. Di ricca e distinta famiglia Agnonese, prese il velo fin dalla più giovine età e la sua vita fu un compendio di quanto più nobile e caro si possa desiderare. Pia religiosa e distinta Signora, ebbe l'istinto della vera educatrice, giacché i pregi della mente e del cuore avvalorò con la contemplazione dei misteri che esaltvano, con l'affetto ispirato dalla carità evangelica. Tutta di carità e di amore si compose la sua vita e il suo bel cuore, che cessò di amare, quando cessò di battere! Ti piangono inconsolabili, o povera Anima, una cara e degna nipote, la Badessa, i parenti e le sorelle religiosa, che in te hanno perduto la consigliera, la consolatrice, l'ancora di pace ed affetto. Oh prega, prega per tutte, ora che raccogli il premio di tanta vita esemplare, angelica... e nelle ore tristi, sfiduciate della vita, sii tu il conforto, la fede del futuro, la rassegnazione del presente. In fondo all'animo mio, avrai sempre e lagrime e fiori... lagrime di riconoscenza e di gratitudine, fiori del pensiero che non appassiscono mai! Pace! (Carmen)
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