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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Isola del Gran Sasso (6-12-1899). Abbiamo da Isola del Gran Sasso: "Se la vita è un bene, perché ce la togli? Se la vita è un male, perché ce la dai?" così ho pensato nella recente immane sventura, da cui sono stati colpiti i coniugi Antonio e Teresina Tauri, privati inaspettatamente di quell'angioletto di bambino, Oscar, su cui era riposta ogni loro speranza, ogni loro ideale. Fu l'ultimo a nascere fra il contento ineffabile ed il gaudio indicibile dell'unico primo fratello Giovanni e delle care e buone sorelline: le quali in ispecial modo l'amavano, lo carezzavano; facendo, come sogliono i piccoli bambini, chiassi festosi, mille allegrie domestiche. La Parca crudele avea fissato fin da' primi momenti dell'esistenza il suo sguardo feroce sulla tenera ed avvenente creatura: un morbo, ribelle ad ogni cura, se n'era già da tempo impadronito: ma fu sempre tenuto a bada dalle cure amorose, assidue, coscienziose e sapienti dell'egregio genitore. Questa volta però il male subdolamente riprese il fragile organismo, già indebolito dagli attacchi passati; e questi fulmineamente lo trassero alla tomba. Tu, Oscar, devi morire "tal'era il decreto dell'Altissimo" e volare quassù nel Cielo! Così è stato. E che dir ora agli afflitti e sconsolati genitori? Vale, o spirito gentile, senza peccato: voglia tu vigile vegliare sulla buona tua famiglia, sui desolati genitori, sul tuo fratellino superstite, sulle amate sorelle: cui arrivino gradite le sincere condoglianze del loro Amico.
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