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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, patriota, Castellamare Adriatico (28-3-1900) — Un prete patriota. — Castellamare Adr. 20 marzo. Ieri si spegneva, a 76 anni, l'Arciprete D. Giuseppe Innamorati, dopo lunghissima malattia. Egli fu prete esemplare perchè seppe conciliare i doveri del sacerdozio con quelli del cittadino. Nessuno, che avesse fatto ricorso a lui per consigli o per aiuti, ebbe mai ripulsa. Amico sincero e leale, fu da tutti desiderato ed a tutti fu cara l'amicizia sua, rimpianta già tante e tante volte dal giorno in cui il suo male l'obbligò a vita solitaria, più rimpianta oggi che la sua simpatica e nobile figura non è altro che un ricordo, per quanto caro ed indimenticabile. Amò la patria. Quando a Pescara erano rinchiusi in quel bagno i condannati politici, durante il periodo della reazione, dal 1849 al 1860, egli mantenne con loro e con le rispettive famiglie costanti le relazioni e li soccorse e li consigliò, di tal che, liberati, essi furono, poscia, i più intimi amici di D. Peppe Innamorati. Amò la sua Chiesa, ne promosse la ricostruzione e si giovò delle sue relazioni, innumerevoli ed alte, per ottenere i mezzi necessarii. Amò la sua Castellammare e fu tra quelli che più largheggiarono nel vasto programma della sua nuova fondazione. Quando, alcuni mesi or sono, egli, accompagnato da persona a lui devota, dalla vetta del Colle Marino rivide, dopo circa 15 anni, l'arenile deserto, divenuto città, credette di trovarsi in un altro mondo e subito volle ritrarsi. Quanto amara è stata questa perdita pel paese, pe' parenti ed amici! (L. M.)
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