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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, impiegato, Teramo (14-9-1901) [Inizio Voce]i suoi ideali, la sua bontà stanno ad affermare che si può essere buoni cittadini senza essere superstiziosi, e credenti. Egli fu il più caro dei nostri soci ed ogni sua protesta era in favore della civiltà e del progresso, e di opposizione al vergognoso commercio tra cielo e terra, che maltrattando amore, civiltà e fraternità della vita sociale, usurpa coscienze, danaro e potere. Amato da tutti ebbe amicizia con i liberali della città ed in particolare col venerando ed illustre concittadino Filippo Delfico, vanto e decoro del nostro Abruzzo. Agatone Franciosi fino al 1870 adempì a tutto quanto gl'imponevano i suoi principii ed il suo dovere di liberale, e cessato il bisogno della sua opera e del suo braccio tornò al modesto posto di laborioso ed onesto meccanico. Addio, caro Agatone, noi ci ricorderemo di te finché l'inesorabile morte non strapperà anche noi dai cari nostri e della cara Patria». — Le famiglie Franciosi ringraziano sentitamente quanti, nella irreparabile sventura, che le ha colpite, presero parte al loro dolore; e accompagnarono il caro estinto al camposanto.
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