|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
medico, politico, patriota, Teramo (21-1-1903) [Inizio Voce]e professionale di Berardo Costantini — Il prof. Giacinto Pannella ha pubblicato in opuscolo il bellissimo discorso da lui pronunziato sul feretro del compianto, benemerito concittadino cav. Berardo Costantini, discorso che noi avemmo l'onore di riprodurre prima sul «Corriere» per cortesia dell'autore. Il cav. Pannella fa ora seguire la sua orazione funebre da note che la illustrano e che contengono notizie interessanti sull'opera civile e professionale del cav. Costantini. Crediamo far cosa grata a quanti nella nostra città, nella provincia e nella regione conobbero il caro estinto, che davvero era largamente conosciuto e stimato riproducendo le note istesse. Eccole. — 1. «Periodi di persecuzione al padre di Berardo Costantini». Furono nel 1814, nel 1821, nel 1828, nel 1837 e nel 1851. Il periodo più acuto di persecuzione (carceri, latitanza, domicilio forzoso e catena al piede) circa tre anni; l'ultima durò fino al 1860 a Procida, ove condannato con l'amico Poerio, 19 anni trascinava la catena. — 2. Benemerenze militari di Berardo Costantini». Egli nel 1848 fu ammesso, perchè non aveva l'età richiesta, come volontario nella Guardia Nazionale e nel maggio, marciò con un distaccamento di 65 uomini agli ordini del Tenente Antonio Camillotti per Pescosansonesco, in cui era stato un movimento reazionario e nel quale l'ordine fu tosto ristabilito. Nel combattimento presso Bellante (37 militi di Guardia Nazionale contro 246 reazionarii e briganti) seguito la notte dal 23 al 24 ottobre 1860 sotto gli ordini del Capitano Ortiz e del Maggiore Delfico, oggi Senatore del Regno, ebbe la medaglia d'argento al valore civile, mentre il fratello Settimio si batteva presso Corropoli e Nereto con un altro distaccamento di Guardia Nazionale agli ordini del Tenente Bucciarelli, contro
|