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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
medico, politico, patriota, Teramo (21-1-1903) [Inizio Voce]mila lire all'anno e creò un avanzo attivo di lire dieci mila, che scomparvero per l'abolizione del dazio sul pane, sulle paste e sulle farine; propose la conduttura d'acqua, fece formare il progetto d'arte anche per l'illuminazione elettrica, e fece eseguire i primi lavori: fece apporre i quadranti trasparenti sull'orologio della torre del Duomo ed eseguire i nuovi portici, oggi, per voce di popolo, Portici Berardo Costantini; fece fare i progetti per l'ampliamento del cimitero, per le latrine pubbliche, pel mercato coperto, pel raddrizzamento della di strada circonvallazione presso Porta Melatina, ed altre ancora. In più occasioni provvide anche bene al decoro della città rappresentandola nei congressi. Fu socio fondatore nel congresso medico di tutte le nazioni convocato in Firenze dal Palasciano. Prese parte al Congresso di beneficenza anch'esso di tutte le nazioni in Milano nel 1880. Nella prima adunanza del Congresso, del quale facevano parte un settecento uomini dei più celebri tra le nazioni, ei solo prese la parola sulle diverse specie di assistenza agli infermi poveri. N'ebbe plauso dal presidente Conte Casati a Cesare Cantù. Nel 1893 prese parte al Congresso dei Sindaci a Forlì ed egli solo tra i Sindaci meridionali fu nominato componente il Comitato Direttivo. E a Rimini ove si riunì il Comitato e a Roma ove nel 1894 si tenne il gran Congresso dei Sindaci egli si segnalò e quel che disse sta raccolto negli atti dei congressi. — 7. «Scritti editi di Berardo Costantini». 1, Vantaggi, necessità e mezzi di fondare un Ospedale nel nostro paese. Breve memoria presentata al molto benemerito e ottimo cittadino signor Vincenzo Irelli, sindaco zelantissimo di Teramo, 1861. 2. Del brigantaggio e d'altri mali del Regno. Cagioni e rimedii. 3. Della città e provincia di
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