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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
architetto, enologo, Mosciano S. Angelo (28-2-1903) [Inizio Voce]presero parte alla commovente cerimonia. Senza apparati — senza lusso — si ebbe un imponente corteo, che veniva aperto da una croce. Seguivano l'Asilo Infantile, le Scuole maschili e femminili, le corone inviate dal Municipio, Congrega di carità, Famiglia Pilotti, De Florentiis, Rossi, Ventilii, De Ascentiis, Fratello Alessandro, Marini Francesco, Centurelli, Muratori e famiglia Crocetti, — indi il feretro portato a braccia dai muratori, la Società Operaia con bandiera, il Municipio col gonfalone, la Giunta ed il Consiglio comunale al completo, ed un interminabile stuolo di amici, parenti, ammiratori. Reggevano i cordoni della bara il cav. Ventilii, il cav. Rossi, i sig.ri De Francesco, e Pilotti. Al cimitero dissero poche, ma commoventi parole; il Sindaco Rossi, il Geometra Deflorentiis, a nome dei parenti e della famiglia. Alla povera Mariannina, al caro Artabano, ai figli tutti sia solo di conforto l'ultimo, solenne, attestato di stima, di affetto, che ha avuto il compianto amico e maestro Giuseppe, e che le sue alti doti saranno imitate.
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