[Elenco dei Nomi]

Borgognoni Narciso
giornalista (8-12-1904)

Si è spento a soli 48 anni, ucciso da un male terribile, che ne minava da tempo l'esistenza. Fibra audace, ingegno forte e brillante, Narciso Borgognoni entrò nel giornalismo giovanissimo ed a questo egli dedicò tutto se stesso, appassionatamente, con religiosità. Debuttò con l'Ordine di Ancona, poi passò al «Messaggero» di Roma. In questo giornale egli fu il vero fondatore della cronaca popolare. Il fattaccio, la coltellata, le batoste tra amanti, uscivano dalla sua penna rivestite di nuova forma, piene dei più minuziosi particolari, che dilettavano il buon popolino romano, sempre curioso e bramoso di vivere dei pettegolezzi altrui. Narciso Borgognoni riusciva in poche ore a saper tutto, egli era — lo possiamo ben dire — un poco questore, poliziotto, detective. Tutto quello che svolgevasi di turpe, di sanguinoso nelle mille arterie della grande metropoli era immagazzinato nel suo cervello e da questo passato nelle innumerevoli cartelle che prestamente erano date a comporre. Ma come faceva a saper tutto Narciso Borgognoni? Egli aveva ideato ed organizzato un vero esercito di reporters ben retribuiti, i quali non appartenevano al giornalismo, ma erano reclutati tra il popolo, tra la persone che vivono la vita stessa della città, che abitano nei quartieri più popolari. Ogni notizia veniva pagata cinquanta centesimi. Per questo Narciso Borgognoni, seduto presso il suo tavolino di lavoro, si stimava di essere più di un questore. La cronaca di Roma così era fatta, ed il «Messaggero» portante le notizie raccontate da una così brillante penna, veniva venduto a migliaia. Due anni or sono il Borgognoni uscì dal «Messaggero» e pubblicò un giornaletto per suo conto «II Gazzettino di Roma», ma questo non fece fortuna. Passò qualche tempo

(segue...)