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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Napoli (10-11-1907) Castellamare, 6 Nov. 1907. — Nella passata settimana è morto a Napoli, ove per la maggior parte dell'anno risiedeva con la sua nobile famiglia, il barone De Landerset-Ruffo, così conosciuto nel secondo circondario per le sue bontà, e perchè vi ha larghi possedimenti e casa signorile a Cappelle. Il buon barone Ernesto De Landerset, che non s'occupò mai di amministrazione e di politica e che visse per i suoi, era qui, nelle nostre contrade, conosciuto sotto il nome di «lo svizzero» perchè appunto era svizzero per origine. L'annuncio della morte di lui ha prodotto la più dolorosa impressione nell'animo dei suoi amici, dei conoscenti, dei dipendenti. Da Napoli la veneranda salma è stata riportata in Abruzzo, e fu calata alla stazione di Montesilvano per essere accompagnata al cimitero di Città S. Angelo, ove la famiglia de Landerset ha la cappella gentilizia. Quanti furono legati da vincoli di parentela e di amicizia al nobile estinto convennero a Montesilvano pel ricevimento della salma. Notai: il nostro deputato De Riseis, il sig. Maury, Luciano e Marino Delfico, Antonio cav. Coppa, i fratelli Barone Vincenzo e Monsignor Teologo Leopardi, Avv. Vincenzo Ranalli, sac. Orazio De Michele, not. De Amicis, Barone Giovanni Madonna, prof. Saverio de Amicis ecc. L'on. De Riseis, il notaio De Amicis, il prof. S. De Amicis, l'avv. Simonelli dissero sulla salma la parola di dolore; i primi a Montesilvano l'altro a Città S. Angelo, e sempre davanti a numeroso pubblico. Sia di conforto all'addolorata famiglia questa generale compartecipazione alla sventura. — Il «Corriere» rinnova le calde condoglianze alla nobile famiglia De Landerset-Ruffo.
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