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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
musicista, Milano (24-11-1907) [Inizio Voce]venerazione rammentato ed onorato da ogni buon abruzzese, che senta il culto delle patrie memorie e delle più genuine glorie della nostra terra. La vita e l'opera di Gaetano Braga richiedeva una nuova e più compiuta illustrazione: perchè questo prodigioso concertista — che col magistero della sua arte seppe, per cinquant'anni, avvincere e soggiogare il pubblico della vecchia Europa e quello d'America, meritando l'appellativo di «re del violoncello» — questo fine e geniale musicista le cui composizioni, da teatro e da camera, recano tutte un'impronta squisitamente italiana — l'amico stimato e prediletto di Gioacchino Rossini aspetta ancora la sua pagina d'onore nella storia dell'arte musicale del nostro paese. E bene ha fatto, perciò, Vincenzo Bindi a rievocarne la nobilissima figura e a ravvisarne il ricordo, avvalendosi, con perspicace misura, delle pagine stesse che il celebre abruzzese vergò di sua mano. Ma se degna della più alta considerazione è questa non ultima fatica dell'insigne scrittore nostro, una parola di giusto plauso va tributato al nipote omonimo del grande violoncellista, per aver resa possibile la utilissima pubblicazione, ed ai commendatori Ernesto, Cesare ed Alfonso Migliori — nipoti, dal lato materno, del Braga — che han voluto provvedere alle non lievi spese di stampa di questo magnifico volume, rendendo così un significativo e degno omaggio alla memoria di tanto uomo. (Tommaso Rosario Grilli)
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