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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
ingegnere, scrittore, Induno-Olona (8-9-1910) [Inizio Voce]dello Stato l'ebbe consigliere assiduo e valente. Testimonianze del suo valore si levarono alte fra gli stranieri nell'ora in cui si giudica il consumato corso d'una vita. Eugenio Huber, professore dell'Università di Berna e Consigliere federale, l'uomo che ha dato alla Svizzera il codice oggi in vigore, lo tenne per uno scienziato geniale e lo amò anche più che non lo stimasse; ed Ermanno Keller, consigliere imperiale dei lavori pubblici in Germania, disse: «Per l'intero mondo scientifico italiano ed estero quest'uomo raro è insostituibile. Una tale forza di lavoro, un sapere così vasto non si ritrova più quaggiù». Uomini dotti e pratici, insigni per altezza di studi e d'uffici, celebrarono il nobilissimo italiano; e conviene al biografo profano mettersi dietro la loro certa traccia.... Ma dalla cerchia loro l'eco dell'uomo che s'è perduto raggiunse così fioca la folla che questa non si volse; e non fu detto agli italiani che un italiano esemplare aveva compiuto il suo dovere in terra e quale dovere avesse compiuto e come, poiché, se fosse qui lecito parodiare una definizione dantesca, si potrebbe dire: Non è il mondan romore altro che un foglio di carta... E Gaetano Crugnola non fu uomo familiare ai giornali, non coltivò in Roma o in una grande città i modi e gli uomini della fama quotidiana, non si cacciò nel tramestio della politica dove è così abbondevole di richiami, lo stuolo dei cronisti. Non volle essere deputato; è morto prima che si pensasse a chiamarlo nel Senato. Ha vissuto una intensa vita di lavoro e di studio, senza tempo di meditare le mostre delle sue virtù, senza passione di cercare i punti di luce dai quali la sua persona riflettesse con più forza sugli occhi distratti una immagine di sapienza, di energia, di bontà, di rettitudine. Ha vissuto una vita
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